Cari compagni della sinistra, non avete capito nulla!

Lunedì, 09 Giugno 2014. di Franco Branca - Casa Sardegna Numero di letture: 3714

Cari compagni della sinistra, non avete capito nulla!

Alle prossime elezioni il sig Chessa, il più votato a Cagliari, voti ne prenderà ancora molti di più. Perché la gran parte delle persone la pensa come lui,a mio parere, giustamente, e vi spiego perché. Non avete capito che il mondo che cambiato, che stiamo vivendo un momento in cui le collettività organizzate, a diversa scala, competono tra di loro per trovare nuove ragioni di esistenza produttiva. Continuate a gingillarvi con i giardinetti (copiando da Delogu) nella convinzione di essere espressione di una maggioranza che esiste soltanto nei vostri sogni, senza ricordare che Zedda è sindaco non perché i cagliaritani sono diventati finalmente progressisti, ma perché i cagliaritani di centrodestra ruffiani hanno deciso che Fantola non doveva essere sindaco.

Continuate a dire no, e va bene, fino a un certo punto, ma mi fate capire perché mai i giovani, e ormai gli adulti sempre di più, che non sanno dove sbattere la testa per sbarcare il lunario dovrebbero premiare questa amministrazione? Continuando di questo passo sarete cacciati via a son'e corru. Alberghi no a Molentargius! L'intellettualità insorge contro questa proposta. Supponiamo anche che abbia delle buone ragioni, indubbie.

Ma la proposta positiva per sviluppare il turismo a Cagliari, dov'è? Io non la vedo. Quando capirete che per essere credibili ed avere il consenso bisogna interpretare in modo costruttivo e propositivo le esigenze della gente? Anche le galline capiscono ormai che la Sardegna non ha possibilità di competere per attrarre impresa sul versante industriale, che il settore principale su cui puntare è l'ambiente (in senso lato) e il turismo come sua valorizzazione produttiva innanzitutto.

Ma dove sono le proposte per creare NUOVE, TANTE e DIFFERENZIATE strutture ricettive che siano in grado di accogliere i turisti che potrebbero venire in città a godere della sua bellezza ? dove sono i progetti di servizi per questi turisti ? L'intellettualità cagliaritana è capace di progettualità ? Dove sono i progetti di promozione per proporre Cagliari sul mercato turistico internazionale? Io vedo soltanto NO e balbettii. Il risultato non potrà che essere scontato, con la conseguenza che, ancora una volta, si rischierà di eccedere in senso opposto, esagerando nella liberalizzazione.

Il punto, anche su questo argomento, non è schierarsi su SI o NO. Il punto è decidere senza tentennamenti che il futuro di Cagliari è il turismo e accompagnare in modo intelligente questa scelta, entrando nel concreto del come. Perchè Molentargius – o meglio la zona di is Arenas non potrebbe ospitare un numero di alberghi e di strutture di servizio adeguate, limitato nel numero e definito qualitativamente? Perché non potrebbero starci una ventina di alberghi costruiti con intelligenza, di due piani, inseriti in un contesto di verde valorizzato? Potrebbero essere un nucleo capace di ospitare la parte di turisti interessati a quel tipo di offerta turistica.

Cari Amministratori di Cagliari e Quartu, siete mai stati in Camargue ? Andateci, aprite i vs cervellini, andate a vedere come gestiscono un territorio simile, senza snaturarlo, rispettandolo, e fra l'altro senza avere la potenziale ricchezza di offerta che noi abbiamo, perché di fenicotteri in dicembre non ne troverete neanche uno. Andate a vedere quanti agriturismi esistono ad ogni passo, quanti cavalli sellati esistono pronti a portare in passeggiata i turisti. Guardatevi intorno, nel mondo, imparate come le città che hanno centri storici apprezzabili ne fanno un'attrattiva che porta risorse e benessere.

Guardate alla Sicilia, provate ad andare ad Agrigento in febbraio. Avrete difficoltà a trovare posto in albergo. NB, Agrigento non è sul mare. Ha una costa in cui esistono anche strutture turistiche, ma agosto, per loro, è bassa stagione. Sapete cosa vendono sul mercato internazionale ? La valle dei templi. Pregevole, interessante, ma neanche lontanamente paragonabile all'originalità ed all'unicità dell'offerta culturale e delle emozioni che può proporre la civiltà nuragica, della cui conoscenza il nostro Museo archeologico dovrebbe essere la porta.

Va bene, è giusto, conserviamo la bellezza dell'ambiente, del mare, non deturpiamolo, ma FACCIAMO. Modificate le stupide norme del Piano Paesistico che hanno bloccato non soltanto la costruzione di nuove - inutili - cubature sul mare ma anche l'adattamento e la riconversione del patrimonio immobiliare esistente nei paesi dell'interno della Sardegna in funzione dell'utilizzazione turistica. Modificate le norme per consentire una diversa destinazione d'uso ad immobili che rischiano di essere ricettacolo di topi e blatte e che invece potrebbero essere alberghi, B&B, locande. Castello è spopolata. Si può rivitalizzare, riempiendola di alberghi e di strutture di servizio e commerciali, ma come si può condizionare questo al possesso di un numero adeguato di posti auto per parcheggi in una zona in cui i parcheggi è impossibile crearli ?

Perché, invece che soltanto vietare, non provate ad utilizzare un po' di materia grigia per trovare soluzioni adeguate al problema della mobilità nel centro storico, ad esempio utilizzando auto elettriche? Avete un'occasione gigantesca di visibilità in Europa per Cagliari come possibile capitale della cultura 2019 e rischiate di buttarla via scioccamente perché invece di guardare all'esterno e costruire progetti qualitativamente importanti state facendo il gioco delle tre carte gabellando per cultura la destinazione di spazi pubblici ad attività culturali. Siete i soli a non aver stabilito rapporti con Sofia, la città partner bulgara più accreditata come capitale della cultura 2019, nonostante abbiate ricevuto sollecitazioni ripetute di incontro e di confronto. Dove sono i progetti di caratura internazionale che potrebbero rendere la proposta di Cagliari competitiva ? No, cari ragazzi, di questo passo e con questi atteggiamenti non si va da nessuna parte, né a Cagliari né in Regione.

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