Nuovi scenari o ‹vecchie scenette›?

Martedì, 01 Ottobre 2013. di Franco Branca - Casa Sardegna Numero di letture: 2787

Nuovi scenari o ‹vecchie scenette›?

È da mesi che qualcuno avvertiva e chiedeva che venissero adottate decisioni in grado di evitare i danni facilmente prevedibili dalle indagini sui fondi dei gruppi in Consiglio Regionale ma i vertici del PD come se niente fosse, cosa fanno? Ti candidano la Barracciu e si espongono senza ombrello a ricevere tutte le secchiate di merda facili da prevedere. Non solo. 

Soru, da fine stratega politico, ribadisce il no al PSdAz nella coalizione e non si capirebbe se questo non venisse esteso a Maninchedda. Della serie ‹dato che l'esito delle prossime regionali potrebbe giocarsi sul filo di lana, rafforziamo le condizioni per avere maggiori chances di insuccesso›. E tutto ciò in un quadro in cui, nonostante l'apparente trionfalismo di alcuni iperottimisti per necessità, continua la guerra interna dei vari gruppi, in un quadro di progressivo disinteresse da parte della base e dell'elettorato di riferimento, nauseato dalla politica nazionale e da quella impotente e rinunciataria a livello regionale.

Ma se Atene non ride neppure Sparta ha molti motivi per gioire. Mauro, dopo lunga e sofferta malattia, lascia il PDL, e impone nello scenario regionale un nuovo soggetto politico (Unidos) alternativo a centrosinistra e centrodestra, creando un'ulteriore condizione per il successo della costituenda coalizione tra forze identitarie. Teoricamente l'unico ad avvantaggiarsi di questo baillame è il M5S, ma al suo interno è diffuso un generalizzato malessere e sono sicuro che anche loro troveranno il modo di farsi del male, colmi come sono della speranza di stravincere le elezioni soltanto con la proposta di mandare a casa i vecchi politici.
Nel mondo indipendentista e identitario tutto questo porterà necessariamente effetti sensibili.

Per esempio, i miei amici Rossomori, che decideranno? Preferiranno essere leali compagni di viaggio del PD,sopportando per la proprietà transitiva i prevedibili effetti negativi sull'esito elettorale,in cambio del riconoscimento della loro rappresentanza esclusiva "di sinistra" della cultura sardista? O, più saggiamente e coerentemente, tireranno le somme e accetteranno anche loro di partecipare alla costruzione della coalizione alternativa a cds e csn ? e Maninchedd ? E gli indecisi di IRS? Mi pare difficile pensare che la forza di attrattività del PD sia aumentata. E Progres, si accontenterà di capitalizzare la visibilità ottenuta sinora presentando una lista con la Murgia candidata "soltanto" come consigliere regionale (che sarebbe già Babbo Natale che arriva)?

Insomma, lo scenario è in pieno movimento, ed anche in questi ultimi giorni le possibilità di crescita del Fronte Identitario sono aumentate notevolmente. Continuiamo a lavorare con serietà e con attenzione ai problemi della nostra isola, cercando le maggiori convergenze possibili con tutte le persone di buona volontà che hanno a cuore il cambiamento reale e la riappropriazione della nostra piena capacità di autodeterminazione.

Commenti (1)

  • Pasqualino

    Pasqualino

    18 Ottobre 2013 at 16:09 |
    W le donne, w Francesca, non per niente a lo stesso nome di mia figlia che ha 5 anni. Brava Francesca, ci auguriamo noi Olbiesi, Galluresi e tutti i Sardi, che facendoci governare da una donna, si possa riuscire dove gli altri non sono riusciti. In bocca al lupo Francesca.

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