La Politica è bella.

Lunedì, 05 Agosto 2013. di Franco Branca Numero di letture: 2606

La Politica è bella.
Franc Contu, Pregres

Non è vero che la Politica fa schifo. La politica è bella, quando ci coinvolge, quando è libera dalle meschinerie e dai piccoli imbrogli, quando sogna il futuro e lo rende possibile. Si dice "ma questa non è politica", la politica è quella dei partiti, degli intrighi, del potere, della corruzione ed in parte è vero.

La Politica con la P maiuscola è il sangue che corre nelle vene, la passione per gli ideali, una forza interna capace di infiammare e di tirare fuori il meglio delle persone: è altruismo, abnegazione. Ma la Politica è anche intelligenza, consapevolezza delle possibilità, capacità di leggere ed interpretare i bisogni diffusi ,capacità di misurare le forze e costruire le condizioni per trasformare i sogni in realtà, mettendo insieme le condizioni disponibili con le alleanze giuste per costruire i risultati, senza snaturare gli obbiettivi.


Per questo giudico la proposta di Progress insufficiente. La passione di Franco Contu nel tentare di dare voce alla Sardegna partendo dalle micro realtà attive e disponibili, infatti, non è pari, purtroppo, all'intelligenza che questo momento richiede. Intelligenza in senso etimologico – intelligere significa capire. Ma voglio dirla tutta: gli elementi per valutare se esistono le condizioni per una candidatura di un piccolissimo partito a vincere le elezioni in Sardegna, Franco , e Progress, ieri li avevano tutti. Questi elementi dicono che la candidatura di Michela Murgia, espressione esclusivamente di una lista di Progress e di eventuali ulteriori liste civiche di contorno, non è passata.

E non poteva essere altrimenti, per il modo in cui è stata posta. Non poteva avere il consenso di tutti i gruppi , partiti e associazioni, di diversa estrazione ideale, presenti ed attivi, che esprimono in tante modalità differenti l'esigenza di cambiamento, perché, tradotta in termini semplici, la proposta di Progres è questa: voi state sbagliando tutto, gli unici che capiscono cosa bisogna fare siamo noi, a noi dovete affidare la guida di questo processo, accettando il nostro candidato presidente, e se accettate questo ruolo potete venire con noi.

Ma è tanto scontato che il modo in cui è stata proposta la candidatura della Murgia non potesse avere che questo tipo di risposta, che questa risposta pare voluta. Ciò significa che Progres antepone a tutti gli altri il proprio ristretto interesse di gruppo, in una visione strategica che non può che dare per scontato un modesto risultato elettorale. Per pensare di poter vincere dovrebbero quanto meno dare per acquisito il consenso di M5S ad una coalizione con la Murgia candidato presidente. 

Non mi risulta che i militanti del M5S abbiano concorso alla sua scelta, ed anzi mi risulta che tutti quelli di loro con cui parlo esprimono una forte esigenza di partecipare alla scelta delle alleanze e degli uomini che li rappresenteranno.
Per fortuna, però, esistono tanti uomini e donne che non soltanto condividono l'esigenza di costruire una coalizione alternativa a quelle del centrodestra e del centrosinistra ma si stanno impegnando quotidianamente per costruirla . Lo sanno anche i nostri amici di Progres, che hanno partecipato all'incontro del 30 ad Olbia promosso da Laboratorio Gallura.

E' stato un incontro importante, perché anche quelli tra i partecipanti che sono più attendisti, come Sardegna Libera di Claudia Zuncheddu e il PSd'Az di Colli, hanno dichiarato la disponibilità a proseguire il percorso di costruzione di una nuova coalizione che punti all'aggregazione convinta di forze di matrice indipendentista con tutte le forze d'innovazione disponibili di diverse origini ideali, e con il M5S.

Ciò che deve essere chiaro, infatti, è che l'esigenza non è quella di piazzare un consigliere regionale, né solo quella di vincere le elezioni; l'esigenza è quella di cambiare la Sardegna, di costruire un nuovo ciclo del suo futuro, e per fare questo bisogna riappropriarci del massimo possibile delle prerogative per la nostra autodeterminazione politica, economica ed istituzionale. Oggi non è il momento di dividerci né sulle ideologie nè sui programmi, né, men che meno, su nomi attorno ai quali si costruiscono liste strumentali.

Oggi è il momento di costruire intese e la capacità di confrontarci per trovare insieme le soluzioni. Custa est s'ora... Noi di Casa Sardegna ci siamo messi al servizio di queste esigenze e, senza chiedere né offrire niente, continueremo, con i tanti che già lo stanno facendo, a costruire questa bella casa comune.

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